BOZZA DI PROGRAMMA E RICHIESTA DI CONTRIBUTI SCRITTI
Giornate del Turismo 2017
XVI Edizione
“VALORIZZAZZIONE E GESTIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE.
ESPERIENZE A CONFRONTO”
Novara (Università del Piemonte O.)
Armeno (Villa Badanelli)
23-24 Ottobre 2017
L’iniziativa promossa da Geoprogress Onlus, con il patrocinio dell’Università del Piemonte O., del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Conferenza delle Regioni, di Assoturismo, Confturismo e Federturismo, costituisce un appuntamento annuale per ricercatori, operatori privati e decisori pubblici.
Essa – giunta alla XVI edizione – è un momento fondamentale di studio e di discussione di proposte per il progresso del turismo e del territorio, che scaturiscono dal confronto dei risultati di ricerche e di riflessioni di esponenti di mondi distinti (accademico, imprenditoriale, politico-istituzionale) – tra i quali si è avviata, da qualche tempo, una più intensa ed effettiva collaborazione.
Quest’anno l’iniziativa è realizzata con il sostegno, speriamo, di una Fondazione culturale.
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RICHIESTA DI CONTRIBUTI SCRITTI
Il patrimonio di beni culturali, materiale e immateriale, comprendente paesaggi, singoli manufatti architettonici, storici e artistici, espressioni e credenze religiose, tradizioni etnografiche, prodotti tipici raccoglie un insieme di valori che – se riconosciuti, innanzitutto dai residenti nel territorio che li possiede – costituiscono oggetto di attività culturali e ricreative degli stessi residenti. Queste attività sono sempre più importanti nell’attuale competizione economica e riproduzione allargata della forza di lavoro e solo per questo motivo i valori culturali del territorio meritano d’essere attentamente tutelati. Inoltre, per lo stesso motivo questi beni hanno una crescente importanza tra le attrazioni turistiche principali.
Esse, tuttavia, non sono le sole attrazioni e si tratta di capire se il turismo che esse motivano è compatibile con altri turismi, vale a dire con movimenti motivati d altre attrazioni, ed anche più in generale come altre attività locali si conciliano con tale turismo e,anzi, si possano ad esso integrare. Si tratta anche di capire se e quando i turisti, che in una prima fase sono indubbiamente potenti alleati dei residenti per la tutela del patrimonio culturale, divengano concorrenti nella fruizione di tali risorse e quali politiche facciano (o sia necessario che facciano) gli enti di gestione o meglio gli enti territoriali da cui in genere gli enti di gestione dipendono.
Il patrimonio culturale è organizzato in sistemi di relazioni vario genere (spontanei o di mercato, gerarchici, a rete,..) che costituiscono la base della sua valorizzazione. A seconda della struttura del sistema culturale molto diversi possono essere i risultati economici della valorizzazione, oltre che i tipi di valorizzazione e le forme di gestione e tutela dei beni.
I benefici della tutela dei beni culturali vanno a chi direttamente ne fruisce ma anche tutte le attività che traggono vantaggio dai fruitori: dai servizi di cui costoro si servono a tutte le altre attività che hanno un potente strumento di marketing nel turismo generato dall’attrazione dei beni tutelati. Si tratta di capire, nei casi di studio che verranno considerati, come e in che misura le varie forme di valorizzazione coprono i costi della tutela. Visto che i beni e le attività culturali sembrano essenziali per la formazione e riproduzione di risorse umane di qualità, tanto da essere oggigiorno considerate economie esterne strategiche, non meno importanti di infrastrutture collettive, c’è chi pensa che i costi dovrebbero essere coperti dallo Stato, dalle tasse; altri invece pensano che debbano essere a carico dei fruitori, residenti e turisti, almeno dopo una prima eventuale fase di recupero. Per una paese come l’Italia, con un immenso patrimonio da tutelare e nello stesso tempo un immenso debito pubblico, è essenziale trovare soluzioni adeguate, più o meno miste pubblico-private e fare delle scelte sui beni cui attribuire priorità nella tutela a carico dello Stato.
A questo proposito è essenziale attribuire un valore ad ogni bene che si considera parte del patrimonio, seppure in termini molto relativi: farne almeno una gerarchia. Sarebbe utile al riguardo considerare come si comporta lo Stato italiano a livello nazionale e le Regioni per quanto di loro competenza e confrontare questi comportamenti con quelli di altri paesi europei.
Sarebbe anche utile disporre d’indagini che consentano di confrontare le diverse modalità d’organizzazione e gestione degli enti di gestione e calcolare l’efficienza e l’efficacia.
Temi di ricerca privilegiati
Gli organizzatori invitano i ricercatori impegnati in studi sul patrimonio culturale e lo sviluppo del turismo a proporre un contributo scientifico, da presentare e discutere al convegno e /o da pubblicare negli Annali del turismo, su
1) risultati di ricerche empiriche e riflessioni teoriche sulle questioni poste qui sopra, e sui temi di ricerca seguenti:
– sistemi culturali: tipi di struttura , di valorizzazione e forme di gestione, evoluzione storica e modelli di sviluppo;
– sistemi locali di produzione turistica a base culturale: dimensioni ottimali, modelli di governance, rapporti tra risultati socio-economici, dimensione, forma di governance;
– modelli di gestione integrata di sistemi e di reti culturali;
– stato, evoluzione, tendenze ed esigenze prioritarie di tutela del patrimonio di beni culturali che l’Unesco ha dichiarato patrimonio dell’umanità;
– problemi e caratteri specifici dei sistemi culturali e turistici formati dai beni dichiarati dall’Unesco patrimonio dell’ umanità;
– esperienze di valorizzazione dei beni culturali in senso lato, inclusi paesaggi e prodotti tipici: su politiche, strategie e strumenti di valorizzazione utilizzati e sui loro risultati, con particolare attenzione alla valorizzazione turistica e alle sue ricadute economiche e sociali. Nel caso di beni dichiarati patrimonio dell’umanità evidenziare le ricadute della loro valorizzazione su altre risorse del territorio. In ciascun caso, e tanto meglio attraverso l’analisi compartiva di più casi, evidenziare la diversa importanza delle condizioni ambientali che hanno permesso o favorito la valorizzazione delle risorse culturali, che possono spiegare spiegano il diverso tipo di valorizzazione dei beni culturali e anche il diverso successo turistico.
– modalità di gestione del patrimonio di beni culturali e sui modelli d’organizzazione e gestione degli enti di gestione,
– uso di nuove tecnologie nella gestione dei beni culturali e nelle analisi e rappresentazione delle informazioni geografiche per lo sviluppo del turismo;
– modalità di copertura dei costi della tutela del patrimobio culturale.
2) Illustrare metodi d’indagine e di elaborazione delle informazioni per le suddette analisi con esempi di applicazioni.
3) Analisi delle performance reddituali e di efficienza nell’ambito delle arti performative (ad es. danza, musica, teatro). In un ambito spesso sostenuto da contributi pubblici la cui disponibilità risulta sempre più limitata, appare cruciale una valutazione dell’efficienza e dell’efficacia nell’utilizzo di tali risorse. Tale analisi – già di per sé importanti considerando i limiti alla riduzione dei costi dati dalla legge di Baumol – assumono tanta più importanza quanto più la qualità della produzione artistica trasforma il ruolo dell’evento teatrale da attività ricreativa destinata prevalentemente ai residenti a catalizzatore di flussi turistici con finalità culturale.
4) Esporre e discutere specificità ed esperienze di turismo religioso e di valorizzazione dell’arte sacra.
5) A partire dal Piano strategico nazionale del turismo avanzare e discutere alcune ipotesi di obiettivi ed azioni per un piano operativo di valorizzazione dei Sacri Monti del Piemonte e Lombardia e delle risorse della regione insubrica.
5) altri temi relativi alla valorizzazione e gestione dei beni culturali, soprattutto con riguardo ai beni dichiarati patrimonio dell’umanità, che i ricercatori vorranno proporre e gli organizzatori disponibili a recepire.
Presentazione delle proposte di contributo
Il titolo e un breve riassunto (300/500 parole) del contributo proposto, unitamente alla scheda d’iscrizione al convegno sotto riportata, dovrà pervenire entro il 15 GIUGNO 2017 a info@geoprogress.eu –
Il testo completo, che verrà presentato e discusso alle Giornate, dovrà invece pervenire entro la fine di settembre, per essere trasmesso ai referee. Esso deve essere redatto solo secondo il format che si trova nel sito www.geoprogress.eu/pubblicazioni (vedi le istruzioni Style Guidelines nella pagina del Geoprogress Journal) e, una volta approvato, verrà pubblicato negli Annali del turismo
ISCRIZIONE AL CONVEGNO
Le iscrizioni alle Giornate del Turismo 2017 vanno comunicate alla Segreteria via e-mail info@geoprogress.eu oppure via fax 0321/375405, con la scheda riportata qui di seguito, comunicando data e modalità di versamento della quota d’iscrizione.
Il versamento va effettuato sul CC intestato a GEOPROGRESS , Via Perrone 18 – Novara (CF 94063920030) presso BANCA PROSSIMA, Fil. 5000 , Novara IBAN: IT22V0335901600100000016996
Quota d’iscrizione al convegno
- Euro 100 per ricercatori, operatori privati e pubblici, soci e non soci, quale contributo per l’organizzazione e/o per la pubblicazione negli Annali del turismo dei testi inviatici e approvati dal Comitato scientifico.
- Euro 50 (comprensivi della quota sociale annua) per i soci di Geoprogress che partecipano solo alla cena sociale, prevista dopo l’Assemblea, prenotandosi a info@geoprogress.eu per consentire di riservare i posti a tavola entro il 20 ottobre .
Gli operatori delle Associazioni turistiche che partecipano all’evento che, come auspichiamo, hanno il piacere di partecipare anche alla cena sono anch’essi invitati a prenotarsi e a fare all’arrivo una donazione che copra almeno il costo della cena.
Gli studenti e tutti gli interessati solo ad assistere alle presentazioni e ai dibattiti sono invitati a versare un contributo libero, quale donazione a sostegno delle attività di Geoprogress Onlus,(www.geoprogress.eu) di promozione del progresso delle conoscenze e di cooperazione allo sviluppo – contributo che per coloro che intendono aderire alla Onlus è fissato in Euro 15 come minimo (o di €50 come quota per il quinquennio 2016-’20) e si può versare al momento della registrazione dei partecipanti.